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Implantologia dentale: intervista al dr Cirulli

Durante la trasmissione Detto tra noi si è approfondito il tema dell’implantologia dentale con la partecipazione del dr. Maurizio Cirulli.

L’implantologia dentale è un tema molto delicato attorno al quale si concentrano moltissime paure. Per cercare di dare risposta alle domande inerenti a questa innovativa tecnica odontoiatrica, il dr. Criulli ha realizzato un piccolo volume dedicato ai pazienti che hanno perso i denti e vorrebbero affrontare un intervento di implantologia.

Si tratta di una pubblicazione divulgativa che vuole essere un punto fermo anche rispetto alle tante notizie che circolano sul web, non sempre veritiere.

Il libro è un punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi all’implantologia, ma anche uno strumento utile a ridimensionare le paure o a valutare gli atteggiamenti troppo semplicistici che passano dal web.

Un vademecum per il paziente che vuole essere ben informato e scegliere in modo sereno e consapevole, una bussola dunque per orientarsi in un campo specifico come quello dell’implantologia.

Quando si effettua un intervento di implantologia dentale e quali sono le cause maggiori di perdita di uno più denti?

Le cause della perdita dei denti oramai sono note a tutti, il consiglio di noi odontoiatri è sempre quello di prevenire le cause della perdita. Si possono perdere i denti per cause naturali, ma anche per cause iatrogene legate al tipo di odontoiatria che veniva praticata 30, 40 o 50 anni fa.

Le cause principali restano la carie o i problemi parodontali. Nell’odontoiatria tradizionale, di circa quarantanni fa, i denti venivano estratti con molta facilità e venivano limati dei denti sani per sostituire con una protesi a ponte un dente mancante.

Queste protesi dopo un certo numero di anni devono essere sostituite, quindi trattare per una seconda volta un dente già trattato potrebbe diventare rischioso.

L’implantologia oggi può risolvere questo tipo di problemi. Sfatiamo subito la credenza che l’implantologia è un intervento per persone in età avanzata. L’implantologia riguarda tutte le età, ci sono giovani che hanno necessità di sostituire un singolo dente a causa di un trauma, un incidente, una malattie genetica o anche a causa di un’igiene orale trascurata.

L’evoluzione dell’implantologia

In Italia si eseguivano interventi di implantologia già negli anni ’60, la scuola italiana si è sempre distinta per l’eccellenza in questo campo. La capacità di effettuare interventi con la minima invasività era generalmente legata alla manualità dell’operatore e all’esperienza.

Oggi grazie ai progressi scientifici si è definito un protocollo di tecniche utilizzabili da qualunque operatore. Ovviamente chi esegue molti interventi sarà sempre più esperto di chi ne esegue pochi.

Le tecniche innovative

L’implantologia oggi si avvale di esami strumentali molto sofisticati che vengono utilizzati già nella fase preparatoria dell’intervento.

Uno strumento è la Tac Come Beam che ci permette di avere una visione tridimensionale del complesso maxillo facciale, ossia della mandibola e della mascella del paziente.

In base alle informazioni raccolte, vengono fatte delle simulazioni, come se fosse un vero e proprio intervento virtuale che poi viene riportato sul paziente attraverso altri strumenti innovativi: le dime chirurgiche o i navigatori chirurgici. L’intervento viene dunque seguito passo dopo passo attraverso dei software specifici.

Il dr Cirulli ha inoltre brevettato uno strumento di altissima precisione, il Tomex, un centratore di precisione che permette di eseguire l’intervento nelle varie sequenze in modalità flapless, ossia senza aprire troppi lembi nella gengiva.

Queste tecniche evitano al paziente i traumi sia in fase di intervento che nel post intervento.

Soft Implantology è il nome che il dr. Cirulli ha dato al metodo dell’implantologia dolce, interventi senza dolore, traumi o ematomi. Sono interventi micro invasivi, in linea con la moderna chirurgia.

Grazie alle tecniche microinvasive anche pazienti sottoposti a terapie farmaceutiche come antidepressivi o anticoagulanti possono affrontare un intervento di implantologia senza interrompere la terapia.

Oggi la vita media si è allungata di molto, persone di 85 anni sono perfettamente in salute e sono inserite in un bel contesto sociale, hanno necessità di parlare, sorridere, mangiare, senza avvertire il disagio.

Le protesi mobili hanno poca stabilità, si è costretti a usare paste o adesivi, mentre con un intervento di implantologia, che si può eseguire anche a 90 anni, si possono avere denti fissi in 24 ore.

I falsi miti sull’implantologia

Cercando notizie sul web è possibile imbattersi in siti catastrofici che descrivono l’intervento di implantologia come qualcosa di estremante doloroso e traumatico o molto costoso; altri siti invece semplificano la questione dicendo che si tratta di una passeggiata; altri siti ancora  promuovono il turismo odontoiatrico.

Ecco, si potrebbe affermare che in media stat virtus.

Spesso l’odontofobia, la paura dell’odontoiatra, nasce da traumi passati o dal tipo di educazione che si è ricevuta. Alcuni pazienti hanno avuto dei traumi infantili legati al dentista ed è difficile dimenticare questo tipo di paure.

Anche se un dente può sembrare un elemento piccolissimo, la sua perdita o la sua usura può causare molteplici conseguenze.

L’assenza del giusto sostegno fa collassare i muscoli del viso, generando un effetto di invecchiamento immediato, la masticazione diventa difficoltosa e si generano delle tensioni muscolari.

Sostituendo il dente vengono ripristinate le dimensioni auree, quelle che i pittori classici utilizzavano per rappresentare il viso, ossia le giuste proporzioni tra la distanza di sopracciglio, naso e mento.

Oltre al ringiovanimento del viso si ristabiliscono anche tutti gli aspetti funzionali.