
Smalto consumato: da cosa dipende
Lo smalto consumato è visibile anche a occhio nudo. Mentre ci si lava i denti, guardandosi allo specchio, è facile notare come lo smalto possa apparire poroso, opaco, striato su tutta la superficie.
Smalto consumato: quali sono le cause
Sostanze acide
Un ph acido all’interno della bocca può gradualmente erodere la superficie dello smalto. Il ph acido può essere la conseguenza di patologie o di una scorretta alimentazione.
Lo smalto consumato è una caratteristica delle persone che soffrono di specifici disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, soggette al vomito. I succhi gastrici che dallo stomaco passano alla bocca sono infatti deleteri per lo smalto dei denti. Stessa problematica per chi soffre di reflusso gastroesofageo.
Lo smalto consumato è tipico anche di chi consuma troppi cibi acidi: succo di limone, bibite gassate, agrumi, aceto…
Le sostanze acide erodono lo smalto in maniera omogenea, interessando tutta la superficie del dente.
Bruxismo
Un’altra causa per cui lo smalto si consuma è data dalla frizione meccanica dei denti o sui denti.
Quando i denti si sfregano tra loro, anche in modo inconsapevole, si è in presenza di una patologia denominata bruxismo. Chi soffre di bruxismo ha l’abitudine di digrignare i denti, spesso durante il sonno, senza rendersene conto. Oltre a un diffuso dolore muscolare al risveglio, il bruxismo comporta una progressiva abrasione dello smalto sulla superficie masticatoria.
Lo smalto consumato può essere anche conseguenza di uno spazzolamento dei denti troppo energico o dell’utilizzo di un dentifricio abrasivo.
Usura nel tempo
Lo smalto, aldilà di cause esterne, è comunque soggetto a usurarsi nel tempo. Più si va avanti con l’età e più i denti tendono ad assottigliarsi.
I danni dello smalto consumato
Lo smalto consumato ha delle conseguenze sia sull’estetica del sorriso che sulla funzionalità masticatoria.
Quando lo smalto è eroso o abraso viene meno un importante strato protettivo del dente, quindi è molto probabile che si verifichi una ipersensibilità agli stimoli meccanici o termici (caldo/freddo). Questo accade perché senza la durezza dello smalto, la dentina, ossia la parte più profonda e più sensibile del dente, è maggiormente esposta.
Esteticamente invece i denti con lo smalto consumato appaiono più corti, di colore giallognolo e quasi trasparenti. Non è escluso che possano comparire anche delle lievi lesioni.
Come risolvere il problema dello smalto consumato?
Prima di poter scegliere la terapia migliore per risolvere l’erosione dello smalto è importante avere un’accurata diagnosi. Sapere con certezza qual è la causa permetterà all’odontoiatra di procedere con la cura migliore.
Se all’origine dell’erosione dello smalto c’è un problema alimentare si andrà a correggere la dieta o, a seconda della gravità del problema, l’odontoiatra potrà richiedere anche il parere di altre figure professionali (nutrizionista, psicologo…).
In caso di abrasione per cause meccaniche, come il bruxismo, si può intervenire con un bite notturno.
Se invece il problema è dovuto a uno spazzolamento troppo forte o ai dentifrici abrasivi, è necessario correggere le cattive abitudini.
In ogni caso i danni preesistenti allo smalto restano e non possono “guarire”; quindi a seconda di quanto lo smalto sia consumato è possibile intervenire per ritrovare un bel sorriso.
Se il danno allo smalto dei denti è limitato, si può intervenire con l’applicazione delle faccette dentali, lamine in ceramica dello spessore massimo di 6 mm, che coprono lo smalto e permettono di ritrovare un sorriso perfetto.
Se il danno è ingente e interessa anche la superficie masticatoria allora l’odontoiatra potrà decidere di incapsulare totalmente il dente per ripristinare sia la funzione estetica che quella masticatoria.
Se desideri una nostra consulenza, non esitare a contattarci.